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I Controlli QoS

Indispensabili per i servizi di cloud privato e cloud hosted

DataCore SANsymphony garantisce ai workload ad alta priorità che competono per l'accesso allo storage il rispetto dei Service Level Agreement (SLA) grazie a prestazioni I/O prevedibili. I Controlli QoS regolano le risorse consumate dai workload a priorità più bassa.

Senza i Controlli QoS, il traffico I/O generato dalle applicazioni meno importanti potrebbe monopolizzare le porte di I/O e la banda, con effetti negativi sui tempi di risposta e di velocità di trasferimento dati delle applicazioni più critiche. Per minimizzare i conflitti in ambienti multi-tenant, la velocità di trasferimento dati e gli IOPS per le applicazioni meno importanti sono limitati ai valori impostati dall'amministratore di sistema.

I controlli QoS consentono alle organizzazioni IT di gestire in modo efficiente la loro infrastruttura di storage condiviso utilizzando un modello di cloud privato. Le risorse di storage possono essere segregate logicamente, tracciate e regolate su base dipartimentale, come illustrato qui sotto.

I parametri QoS possono essere impostati per host specifici o per gruppi di host, oltre che per gruppi di dischi virtuali per un controllo granulare. Nelle applicazioni di streaming ad alto consumo di dati, è consigliabile regolare la velocità di trasferimento (MB/sec) per minimizzare il loro impatto. Nelle applicazioni orientate alle transazioni (OLTP), ha più senso limitare gli IOPS. I due parametri possono essere regolati e sfruttati contemporaneamente.

Gli effetti sono illustrati qui sotto. Prima, il comportamento dei workload concorrenti viene visualizzato in un ambiente privo di regole. Poi, si possono vedere gli effetti della limitazione degli IOPS.

Le impostazioni di QoS per limitare gli IOPS

Grafico degli IOPS limitati tramite QoS

Iniziamo con SANsymphony, il Software-Defined Block Storage