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Case study

Da on-premises a cloud privato grazie alla flessibilità di Swarm

Con migliaia di clienti in tutta Italia tra commercialisti, revisori e consulenti del lavoro, Datev.it offre da circa vent’anni soluzioni software con il marchio Datev Koinos: gestione fiscale, ERP, paghe e contributi, fatturazione elettronica e altro ancora. Nel suo processo di migrazione da un’offerta completamente on-premises a una basata su cloud privato, l’azienda ha scelto di adottare il software-defined object storage DataCore Swarm.

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L'obiettivo

Con la transizione da soluzioni offerte ai suoi clienti on-premises a una strategia basata sul cloud privato, l’azienda doveva riorganizzare il modo di gestire lo storage. La grande mole di dati e i numerosi documenti non strutturati imponevano infatti il ricorso all’object storage, abbandonando file system e database. Semplicità, flessibilità, scalabilità e sicurezza erano gli obiettivi da raggiungere

La Soluzione

Nei due data center dove sono ospitate le macchine fisiche di Datev.it è stato adottato il software-defined object storage DataCore Swarm, una soluzione che garantisce che i set di dati a rapida scalabilità siano protetti in modo continuo e immediatamente accessibili. Inoltre, elimina le impegnative operazioni di gestione dello storage, riducendo il TCO e consentendo l’utilizzo di workload distribuiti.

I Risultati

L’adozione della soluzione DataCore ha permesso non solo di centrare tutti gli obiettivi, ma anche di aprire la porta a possibili strategie future. Grazie alla compatibilità con il protocollo S3, infatti, se necessario è possibile sfruttare anche le potenzialità dei servizi di cloud pubblico. Intanto, in poche settimane, è stata completata la migrazione delle piattaforme dedicate a fatturazione elettronica e intelligenza artificiale.

LA SOLUZIONE ADOTTATA: Swarm software-defined object storage

Filiale italiana del gruppo tedesco Datev eG, che sviluppa da oltre 50 anni soluzioni fiscali e gestionali per i professionisti del settore, Datev.it vanta migliaia di clienti che utilizzano i suoi prodotti marcati Datev Koinos per la gestione fiscale, per le attività ERP, per paghe e contributi, per la fatturazione elettronica e molto altro ancora.

L’azienda ha deciso un cambio radicale del suo modello di business, passando da una proposta interamente basata su soluzioni on-premises installate presso i clienti a una che invece intende sfruttare il cloud privato. In questo progetto, lo storage si è rivelato la sfida più complessa: la mole di dati in gioco e la criticità dei dati stessi ha imposto un’attenta valutazione.

Partendo così da una situazione che vede l’utilizzo di hardware di proprietà, installato presso datacenter interconnessi, ove i dati vengono sincronizzati in tempo reale tramite link ad altissima disponibilità e tempi di latenza bassissimi, DATEV.it ha scelto di adottare il software-defined object storage Swarm.

Il primo prodotto a migrare verso il nuovo modello è stata la piattaforma di fatturazione elettronica, che orchestra milioni di documenti all’anno e che era basata su database. Swarm offre una maggior sicurezza intrinseca del dato e garantisce un’eccellente scalabilità orizzontale e verticale, oltre a semplificare o eliminare gran parte delle operazioni di maintenance. E per passare dai primi test alla produzione sono bastate poche settimane.

L’efficienza dimostrata da DataCore, la flessibilità della soluzione e la compatibilità S3 hanno poi definitivamente convinto Datev.it.

“La nostra è un’azienda di prodotto e oggi siamo in una fase di migrazione da una versione on-premises a una versione cloud,” spiega Alessandro Rondinelli, CTO di Datev.it.

“La sfida è realizzarla tenendo conto dei terabyte o petabyte di dati che dobbiamo gestire. Farlo senza una soluzione come Swarm sarebbe stato impossibile”.

“I nostri clienti operano nel mondo tributario e fiscale, con una grandissima quantità di oggetti che vengono prodotti al di fuori del dato relazionale: c’è tantissima documentazione in formato PDF o nei formati telematici utilizzati per il dialogo con l’Agenzia delle Entrate.

Tutta questa quantità di dati deve poter essere gestita sui nostri data center nel modo corretto, resistendo al carico e senza problemi con i backup.

Alessandro Rondinelli, CTO
Datev.it

“Abbiamo realizzato un ‘proof of concept’ in pochissimo tempo e nel giro di qualche settimana siamo stati in grado di mettere tutto su macchine virtuali con il sistema completamente funzionante.

Quando abbiamo ricevuto l’hardware fisico acquistato ad hoc per questa soluzione abbiamo completato il passaggio dal virtuale al fisico senza nessuna interruzione e con facilità.”

Massimiliano Bertaglia, responsabile IT
Datev.it